Biocarburanti, ecco chi ha certificazione ‘Doc’

Non mancano nell’ISCC anche ONG ambientali, organizzazioni per la ricerca e associazioni industriali. Lo schema rispetta, per Bruxelles, i criteri della direttiva sulle energie rinnovabili, e si occupa di tutti i tipi di biomassa e di biocarburanti. Concentrata sulla canna da zucchero utilizzata per l’etanolo, per cui ha uno standard, con un occhio speciale per le produzioni brasiliane, è la Bonsucro UE. Costituita ad hoc per rispondere ai requisiti della direttiva sulle rinnovabili riunisce in tavola rotonda compagnie coinvolte nelle differenti fasi della catena di approvvigionamento e il WWF. Bruxelles ha riconosciuto che la Bonsucro UE rispetta tutti i criteri della direttiva rinnovabili, fatta eccezione per gli approvvigionamenti dalle praterie ad alta biodiversità. La RTRS EU RED, Roundtable for responsible Soy, è un sistema che da molto spazio alle ONG ambientali, WWF, Conservation International, The Nature Conservancy, oltre a molte compagnie coinvolte nella produzione. Riconosciuto per rispettare tutti i criteri della direttiva rinnovabili offre la certificazione standard per il diesel a base di soia, specialmente di produzione argentina e brasiliana. La RSB EU RED, Roundtable on Sustainable Biofuels, certifica tutti i tipi di biocarburanti e conta sulla partecipazione di società coinvolte nella catena di produzione e di diverse ONG ambientali tra cui Conservation International, United Nations Foundation, The International Union for Consevation of Nature, Wetlands International e il WWF. Rispetta tutti i criteri della direttiva rinnovabili. La 2BSvs è un consorzio frutto di un’iniziativa francese. Si occupa di ogni tipo di biocarburante ed è stata giudicata rispettosa di tutti i criteri della direttiva rinnovabile, eccetto per gli approvvigionamenti da praterie ad alta biodiversità. L’Albengoa RED Bioenergy Sustainability Assurance è un’iniziativa di tipo industriale di Albengoa e si occupa di etanolo. Lo schema rispetta tutti i criteri della direttiva rinnovabili. Anche il Greenergy Brazilian Bioetanol verification programme, sviluppato da Greenergy, è frutto di un’iniziativa industriale che ha elaborato uno standard da applicare allo zucchero da canna utilizzato per l’etanolo prodotto in Brasile.Secondo Bruxelles non rispetta i criteri della direttiva rinnovabili solo per gli approvvigionamenti fatti a partire da praterie ad alta biodiversità. (fonte CertineWs)

Share Button