30° Anniversario dell’Indipendenza della Repubblica dell’Uzbekistan, Gran Gala a Roma.

Roma, 22.09.2021. Si è tenuto a Roma, il 15 settembre scorso, organizzato dall’Ambasciata dell’Uzbekistan un ricevimento di gala in occasione del 30 ° anniversario dell’indipendenza della Repubblica dell’Uzbekistan. L’evento è stato presentato dalla giovane Melissa Caldari che ha recitato il poema lirico “Happy Anniversary, Uzbekistan!” scritto dalla poetessa italiana Regina Resta.

Oltre 200 i convenuti a rappresentare ambienti politici, economici, scientifici e media italiani ma non solo con ospiti graditi provenienti da Regno Unito e Francia. Numerose anche le missioni diplomatiche straniere e organizzazioni internazionali a Roma (FAO, IFAD, WFP) rappresentate oltre una delegazione dell’Alleanza Greco-Eurasiatica.

Gli inni nazionali dell’Uzbekistan, eseguito dal vivo in uzbeko dalla cantante lirica italiana Sara Pastore, e dell’Italia, eseguito in italiano dall’artista uzbeko Zhenisbek Piyazov, hanno aperto il ricevimento con il discorso del Presidente dell’Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev, tenutosi a Tashkent in occasione del giubileo del Paese con una presentazione dell’elevato potenziale in termini di investimenti oltre che culturale e turistico del Paese.

L’Ambasciatore dell’Uzbekistan in Italia, Sua Eccellenza Otabek Akbarov, accogliendo i graditi ospiti ha avuto modo quindi di evidenziare come negli ultimi tre decenni l’Uzbekistan ha attuato profonde riforme che hanno cambiato radicalmente l’assetto politico, socio-economico e culturale riposizionandosi in maniera autorevole e credibile sulla scena internazionale. “L’importanza delle riforme attuate su iniziativa e sotto la guida del Presidente Shavkat Mirziyoyev negli ultimi 5 anni – riferisce l’Ambasciatore –  hanno fatto si che oggi l’Uzbekistan possa essere riconosciuto come un paese laico, democratico, con un’economia di mercato e che persegue una politica estera pacifica e pragmatica aperto quindi alla cooperazione con tutti i paesi del mondo”. Evidenziato infine lo stato delle relazioni con l’Italia, delle attuali nuove dinamiche nel loro sviluppo, che riflette l’intensificazione del dialogo politico, l’espansione dei legami commerciali ed economici, l’aumento della cooperazione tra imprese ad alta tecnologia ed il crescente numero di imprese italiane che desiderano avviare attività nella Repubblica dell’Uzbekistan in un crescendo di nuovi solidi legami culturali e educativi. Cosi come l’aumento dei rapporti tra Uzbekistan e le organizzazioni alimentari e agricole delle Nazioni Unite a Roma (FAO, IFAD e WFP) e le interessanti prospettive di cooperazione con la Grecia.

Ospite d’onore dell’evento il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, l’onorevole Manlio Di Stefano che salutando gli ospiti ha sottolineato la forte crescita delle relazioni bilaterali tra Italia e Uzbekistan in ambito politico, economico-commerciale, di investimenti e nell’istruzione.

“Il rafforzamento della partnership tra Roma e Tashkent – ha evidenziato l’onorevole Manlio Di Stefano – è stato una delle priorità che ha perseguito durante tutti i suoi ultimi tre mandati come Sottosegretario di Stato presso il Ministero degli Esteri italiano” ricordando le sue visite a Tashkent nel novembre 2018 e nel luglio 2021 durante le quali ha avuto modo di creare interessanti rapporti con i colleghi uzbeki. Il Sottosegretario di Stato italiano ha confermato altresì l’intenzione di tenere la seconda riunione ministeriale “Italia – Asia centrale” in Uzbekistan nel prossimo novembre ricordando che il Gruppo di lavoro intergovernativo italo-uzbeko sul commercio, la cooperazione economica-industriale e i crediti all’esportazione terranno il loro settimo incontro nel 2022 proprio a Tashkent. In crescita infatti l’interesse reciproco da parte delle comunità imprenditoriali dei due Paesi evidente dall’aumento del fatturato commerciale bilaterale, quest’anno al 35%, spinto anche dal Business Forum organizzato nel dicembre del 2020.  Pieno il sostegno alle aspirazioni dell’Uzbekistan – conferma Di Stefano – per l’integrazione con le istituzioni internazionali e regionali, in particolare nel processo di adesione all’Organizzazione mondiale del commercio e nella firma dell’accordo sul partenariato e la cooperazione rafforzati con l’Unione europea.

Durante la serata sono stati presentati il Console Onorario dell’Uzbekistan per la regione Toscana ed Umbria il dott. Leonardo Comucci, nonché l’Ambasciatrice in Italia del turismo cultura e spettacolo per Uzbekistan Guya Canino che ha interpretato la famosa canzone “Tashkent – Samarcanda” ben eseguita in lingua sia italiana che uzbeka. Esprimendo la loro gratitudine hanno confermato il loro impegno a promuovere gli interessi del Paese, sviluppando relazioni bilaterali, l’organizzazione di visite reciproche, presentazioni ed eventi.

Allestiti anche stand di presentazione e tavoli tematici per presentare abiti, tessuti e artigianato nazionale dell’Uzbekistan, così come lo zafferano prodotto dalla società uzbeka “BMB Trade Group” in partnership con la società italiana “Fin Opera”, il marchio di profumeria della società uzbeka “Begim” e le mostre del Festival della cultura italo-uzbeka di Aida Abdullaeva.

Ricco il programma di canzoni e danze nazionali uzbeke, arte lirica classica, nonché musica pop moderna uzbeka e italiana eseguite dal gruppo “Istiqlol” (Indipendenza) e dall’artista popolare uzbeko Zhenisbel Piyazov  mentre il tenore italiano Fabio Andreotti ha interpretato note arie di opere famose.

Gli ospiti hanno potuto infine apprezzare diverse pietanze della cucina nazionale uzbeka  (plov, samsa, parmuda, dulma, chak-chak, halva, ecc.). / GL

Credits: Il Ricevimento di Gala è stato organizzato con il sostegno e la partecipazione attiva dell’Associazione giovani dell’Uzbekistan in Italia, della Camera di Commercio Italia-Uzbekistan, di “Enter Engineering”, “Eriell”, “Texnopark”, “Danieli”, “Pietro Fiorentini”, “Terranova”, “BMB Trade Group”, “Eurexport Holding” e “Casale del Giglio”. Fotografie di Roberta Nardi, Carlo Piersanti, Valerio Faccini e Daniele Cama.

Share Button