Sostenibilità: energia, ambiente e clima tra gli obiettivi del 5 per mille per la ricerca

E tra gli Enti che pubblicizzano programmi di ricerca ‘verdi’ c’è l’Enea che invita così ad “investire nel futuro” anche sostenendo studi dell’Agenzia mirati al filone della Green economy. Tra gli obiettivi ‘verdi’ che l’Enea conta di perseguire con il ricavato del 5 per mille ci sono studi su nuove fonti e nuovi modi per produrre energia pulita e sicura, lo studio di modi migliori per utilizzare e risparmiare energia, la ricerca di metodologie e tecnologie per la salvaguardia dell’ambiente. Ma l’Agenzia guidata da Giovanni Lelli non è l’unico centro di ricerca italiano a puntare su progetti ecosostenibili. Con questa quota dell’Irpef il Politecnico di Milano ha infatti finanziato ben 4 progetti ‘green’. Si va da studi sull’influenza del cambiamento climatico sulle Alpi e le loro risorse idriche, a reti a banda larga a basso consumo energetico. “Sulla raccolta 2011 il bilancio dei fondi ottenuti dal 5 per mille, e dei relativi progetti che accederanno al finanziamento, si avrà solo dopo l’estate ma, anche quest’anno, non mancheranno temi legati alla sostenibilità sia ambientale-energetica che sociale” assicura il Politecnico di Milano che, grazie al contributo volontario dei cittadini, ha appena avviato ben quattro progetti ‘green’ con le ultime raccolte. “Nel 2010 -riferisce il Politecnicno di Milano- è stato infatti possibile finanziare con un nuovo bando 11 progetti di ricerca fino ad un massimo di 80.000 euro a progetto selezionati tramite un bando per giovani ricercatori su tematiche di rilevante interesse sociale”. E tra questi, i quattro progetti mirati alla sostenibilità ambientale o sociale che hanno preso il via proprio mentre si sta chiudendo la raccolta 2011 del 5 per mille. Si tratta dei progetti “I Care- Impact of Climate change on Alpine water REsources: the case of Italy and Switzerland”, “FlowMesh-Un innovativo strumento di calcolo aerodinamico per ridurre l’impatto ambientale di velivoli ad ala rotante”.

Gli altri due progetti hanno per titolo “Verso reti di accesso a banda larga e a basso consumo energetico” del progetto “Cats-Computer Aided Tadoma System”. “Con il progetto I-Care, ci proponiamo -spiega il ricercatore Daniele Bocchiola del Politecnico di Milano- di studiare l’impatto misurabile del cambiamento climatico nella regione alpina, con particolare riguardo all’ammontare ed alla distribuzione della copertura nivale, della pioggia, e delle portate dei corsi d’acqua”. “Attraverso analisi statistiche sui dati storici, campagne sperimentali in alta quota e modelli di vario tipo, climatici, glaciologici ed idrologici, il progetto si propone di produrre -spiega ancora Bocchiola- degli scenari credibili di distribuzione della risorsa idrica per il prossimo secolo. I-Care si concentrerà su bacini fluviali di rilievo nelle Alpi italiane e svizzere. La valutazione delle tendenze climatiche ed idrologiche in queste due regioni, poste nel cuore delle Alpi europee, e’ infatti fortemente rappresentativa della situazione alpina”. E, sulla base degli scenari idrologici sviluppati, i ricercatori del progetto I-Care si propongono anche di valutare possibili future strategie di adattamento per la gestione dell’acqua in questi territori. Il risparmio energetico nell’accesso alle reti a banda larga è invece l’obiettivo di un altro progetto di ricerca ecosostenibile del Polimi. “La società moderna -spiegano gli scienziati del Polimi impegnati nel progetto di ricerca- è sempre più dipendente da Internet, data la crescente necessità di ottenere informazioni in maniera istantanea, veloce ed efficace. Con lo sviluppo di Internet, la richiesta di servizi a larga banda, come video-on-demand, sta rapidamente aumentando, e le reti di accesso per garantire questi servizi devono poter trasportare una quantità sempre più elevata di dati”. “Sta maturando quindi -continuano i ricercatori del Polimi- l’esigenza di ridurre il consumo energetico delle reti: ciò vale specialmente per le reti di accesso, che secondo stime recenti consumano circa il 70% della intera potenza della rete Internet”. In questo studio, sottolineano ancora, “considereremo come l’intensità di traffico fluttui giornalmente, settimanalmente e addirittura con il variare delle stagioni”. “Essendo le reti dimensionate per supportare il traffico in rete nei periodi di massima intensità, molti elementi di rete rimangono inutilizzati per lunghi periodi”. “Il consumo energetico -proseguono- potrebbe essere ridotto drasticamente diminuendo quello dei singoli elementi inattivi”. “Questo progetto, oltre ad avere un obiettivo generale di carattere sociale, come il taglio della bolletta elettrica per garantire accesso alla rete a tutti gli utenti, corrisponde anche a gli interessi strategici di importanti industrie nel settore Ict, sia nel campo dei produttori di apparecchiature di rete, come Alcatel-Lucent, che nel campo della consulenza tecnologica, come Ict Consulting, che -concludono i ricercatori del Politecnico di Milano- hanno ufficialmente fornito il loro ‘endorsement’ a questo progetto”. (Fonte CertineWs)

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