Slim Fit: veri medici, cure false per…dimagrire ad ogni costo

personale dell’arma competente per territorio, hanno posto fine a un vasto traffico illecito di pillole dimagranti contenenti sostanze stupefacenti, che si era sviluppato tra il Lazio e la Lombardia. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, le pasticche erano prescritte da un endocrinologo e vendute in complicità con tre farmacisti. I quattro oltre a essere stati interdetti dalla professione, sono stati accusati di prescrizione abusiva, falsità ideologica in certificati medici, produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti. Ecco come operavano.  Il medico compilava false ricette di pericolosi anoressizzanti intestate a pazienti che ordinavano le pasticche telefonicamente, o attraverso fax, ai suoi studi di Roma e Albano (in provincia della Capitale), senza effettuare alcuna visita medica e senza quindi che vi fossero gli imprescindibili requisiti patologici per prescrivere farmaci contenenti principi attivi come Fendimetrazina, uno stupefacente, Clorazepato e Fenilpropanolamina. A loro volta «e farmacie coinvolte, dopo aver ricevuto le prescrizioni che sapevano illecite perché recapitate non dai pazienti ma dalle segretarie degli studi medici, producevano le confezioni galeniche anoressizzanti provvedendo anche a spedirle direttamente al domicilio dei pazienti a mezzo corriere o servizio postale.  L’indagine, denominata “Slim Fit”, era nata a maggio 2009 in seguito alla denuncia presentata da una giovane donna, paziente del medico che per anni le aveva somministrato compresse dimagranti a base di stupefacenti ad azione anoressizzante, nonostante fosse affetta da bulimia nervosa, provocandole così pesanti alterazioni dello stato psicofisico. Secondo gli inquirenti, questo traffico di pillole nel solo semestre giugno/dicembre 2009 ha generato proventi illeciti per oltre 800mila euro. A far lievitare il fatturato sarebbero state le richieste di diversi professionisti e a personaggi del mondo dello spettacolo, che ottenevano le pillole sebbene il loro indice di massa corporea (peso/altezza) non rientrasse minimamente nei parametri imposti dalle rigide norme che disciplinano il settore. Le pillole e gli integratori dimagranti sono da sempre in testa nella speciale classifica del traffico illecito di farmaci.  Nel nostro Paese, l’ultima operazione di rilievo risale a febbraio 2010, quando i Nas di Trento hanno sgominato una banda che operava tra la Cina e l’Italia passando per la Romania, sequestrando quasi seimila capsule a base di sibutramina, la stessa sostanza che è costata la squalifica per uso di sostanze dopanti al calciatore della Fiorentina ,Adrian Mutu. Secondo l’Agenzia italiana del farmaco il traffico di viagra e anoressizzanti, ma anche di pillole salvavita, non conosce limiti. E a fare da volano al business illecito è internet: Le false farmacie che prendono ordini e vendono online senza ricetta spuntano come funghi. E il loro fatturato vale oramai tra l’uno e il 10 per cento dei 500 miliardi di dollari incassati ogni anno nel mondo da Big Pharma.  (Fonte CertineWs)

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