Radiazioni dei cellulari: certificate per legge

preliminare l’ordinanza che impone ai negozianti di dichiarare il valore del SAR (Specific Absorption Rate), il tasso d’assorbimento specifico che misura la quantità di energia elettromagnetica assorbita dal corpo umano. Nessun telefonino venduto in territorio statunitense può superare un livello superiore di 1.6 watt per chilogrammo, secondo le disposizioni della Federal Communications Commission. Spetta ora a Gavin Newsom, sindaco di San Francisco, apporre la firma che segnerà l’entrata in vigore della legge. Firma che appare quasi scontata, dal momento che Newsom ha paragonato l’iniziativa all’obbligo sancito per ristoratori e negozi di pubblicare la quantità di grassi e di zuccheri contenuti nelle bevande gassate. Il primo cittadino è comunque  consapevole del fatto che, al momento, nessuno studio scientifico ha ancora dimostrato l’entità ipotetica del danno delle radiazioni emesse dai telefonini, soprattutto a lungo termine. Anche se in Italia,  la Corte d’Appello di Brescia ha ritenuto documentato il nesso tra l’esposizione prolungata e massiccia ai campi elettromagnetici e l’insorgenza di tumori. Contrari al provvedimento approvato nella città californiana i rappresentanti dell’industria della telefonia e la Wireless Association, secondo cui l’indicazione del SAR rischia di creare confusione e inutile allarmismo. (Fonte CertineWs)

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