Prevenzione dei reati nelle concerie: un evento in risposta alle inchieste Rai?

tutto questo sembra dimenticato. Contano solo gli euro e quindi, considerando che il settore ne muove parecchi, i problemi sono di altro tipo. Per questo, la redazione di Certinews ha scelto di presenziare al seminario formativo organizzato da Eurofins. Molti gli interventi interessanti e ottima la moderazione di Stefano Romito, commercialista esperto e membro di vari organismi di vigilanza, in particolare per gli spunti operativi. Purtroppo non sono stati presentati i dati di settore, speriamo che il prossimo report ambientale e sociale periodicamente preposto dalla associazione di categoria sia completato con dati di applicazione dei codici di condotta o dei modelli di compliance aziendale ormai essenziali per descrivere un settore merceologico. Dall’incontro è emersa l’importanza di applicare i modelli di prevenzione dei reati previsti dal Decreto legislativo 231 del 2001, soprattutto la necessità di linee guida di settore che rendano coerente anche gli strumenti già presenti nel settore, ma non chiaramente identificati come documenti da utilizzare per la prevenzione dei reati. In questo ambito sono stati citati sia le regole in materia di marcatura dei prodotti in termini di materiale ed origine sia quelle norme UNI relative ai requisiti di idoneità all’uso delle pelli e dei cuoi. L’intervento più interessante è stato quello di Stefano Bonetto, noto esperto di qualità per il settore conciario, che ha evidenziato come le concerie, per la loro attività, siano a rischio di molti reati e non solo quelli oggi contestati, legati alle false fatture, alle mazzette o alla concussione. In particolare sono state evidenziate le seguenti aree di rischio: Frode in commercio – per tutti gli aspetti della marcatura inclusa l’origine e la specie e l’idoneità all’uso previsto. Terrorismo – per il numero di lavoratori stranieri e di collegamenti con l’estero. Copyright e diritto d’autore – per la relazione con i fornitori di prodotti chimici, i modelli e le collezioni. Malversazione – molti i progetti di ricerca compresa la presenza di una stazione sperimentale dedicata, molti i contributi sulle assunzioni. Ricettazione – perché siamo nel settore delle commodity. Reati societari – per la scarsità della vigilanza degli organi di controllo interni. Sicurezza sul lavoro –  per i dati di settore in termini di gravità non trascurabili. Dall’evento sono emerse una serie di azioni possibili per il settore, fra le quali menzioniamo, a seguire: emettere o aderire ad un codice di condotta con strumenti moderni di controllo attuativo, attuare un progetto pilota  di settore, fare formazione immediata sui livelli apicali, rivedere i contratti standard, definire procedure operative integrate nei sistemi ISO 9001 parecchi diffusi nel settore, creare strumenti nuovi per gestire le segnalazioni sullo stile dei punti etici americani. Adesso si spera solo che tali idee passino dalla teoria alla pratica. (Fonte CertineWs)

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