Al via il processo per gli scaldabiberon da auto Chicco difettosi

Il Procuratore Raffaele Guariniello affidò una consulenza tecnica al Politecnico di Torino, che confermò la potenziale pericolosità del prodotto. Il fascicolo venne poi trasferito a Como per competenza territoriale. Ieri è partito il processo, nel quale l’associazione dei consumatori Codacons ha annunciato, attraverso la voce dell’Avv. Tiziana Sorriento, “l’intenzione di costituirsi parte civile in rappresentanza delle persone che si sentono evidentemente danneggiate dall’immissione in commercio di un prodotto potenzialmente pericoloso”. Secondo quanto dichiarato dall’Ufficio legale del Codacons “è al vaglio la possibilità di ricorrere alla Class action. Infatti tutti coloro che in data successiva ad agosto 2009 hanno acquistato o utilizzato il prodotto, potrebbero avviare una class action contro l’azienda per ottenere il giusto risarcimento”.  (Fonte Codacons)

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