Al via i nuovi bandi del PSR per le aziende che investono nell’ambiente

Piano regionale di sviluppo rurale. Sono risorse con cui si vuole sostenere un’agricoltura che lavora per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini, un’agricoltura che fornisce beni di interesse collettivo, quali l’acqua, la fertilità dei suoli, il paesaggio, la biodiversità, laddove la ricerca di produttività ha spinto in passato ad abbandonare un patrimonio storico di specie e varietà. Un’agricoltura con una forte funzione ambientale. Grazie a questi interventi sono stati rinaturalizzati 10 mila ettari di terreno agricolo, mentre sono 80 mila gli ettari coltivati ad agricoltura biologica.  E’ stato ridotto l’uso della chimica nei trattamenti del 30-40% e di una percentuale analoga  è diminuito l’azoto in falda. I bandi  con cui verranno assegnate le risorse saranno a livello provinciale e sono in uscita in questi giorni. Su tutto il territorio regionale il termine per la presentazione delle domande va dal 29 ottobre al 15 dicembre. Destinate a sostenere quelle aziende che scelgono di metter in campo iniziative a tutela dell’ambiente e del paesaggio, che vanno al di là della buona pratica agronomica, le misure agro ambientali prevedono interventi di durata pluriennale, da un minimo di 5 anni a un massimo di 20 e che dovranno pertanto trovare un proseguimento anche nel prossimo Piano di sviluppo rurale 2014-2020. Nove le azioni previste per usufruire dei finanziamenti: produzione integrata; produzione biologica; copertura vegetale per limitare l’inquinamento delle acque sotterranee; incremento della sostanza organica nei terreni; tutela di razze animali e di varietà vegetali autoctone a rischio di estinzione; praticoltura estensiva; conservazione del paesaggio agrario; ritiro dei seminativi dalla produzione per scopi ambientali. Dal 2007 al 2013 – considerando cioè tutta la programmazione del Piano regionale di sviluppo rurale – le misure  agro ambientali porteranno  in Emilia-Romagna oltre 300 milioni di euro, di cui i 69 milioni previsti tra il 2011 e il 2013 rappresentano l’ultima tranche. La ripartizione delle risorse tra le diverse province  infatti  è stata fatta nel 2007 in base  a criteri oggettivi e proporzionali, mentre l’assegnazione avviene attraverso successivi bandi. Con questi ultimi  bandi la Regione ha scelto di dare particolare rilevanza  agli interventi per il biologico e la zootecnia biologica, ma anche  di sostenere, con un finanziamento maggiore, le aziende che si trovano nelle aree della Rete Natura 2000. Tra le novità anche l’inserimento della Razza Romagnola tra le specie autoctone a rischio di scomparsa che potranno usufruire degli aiuti, mentre sono previste procedure semplificate per ridurre i tempi di pagamento. (Fonte CertineWs)

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