Operazione Body Care: false certificazioni per prodotti di bellezza

L’attivita’ ha impegnato sul territorio nazionale 57 reparti della Guardia di Finanza.Gli uomini delle Fiamme Gialle di Villafranca di Verona, hanno deciso di avviare una verifica nei confronti delle ‘The Wellcare Group srl’ e ‘We Care Srl’, rispettivamente dislocate a Sommacampagna (VR) e a Lonato del Garda (BS), aziende specializzate nella produzione e commercializzazione di prodotti per l’estetica. Sono state quindi sigillate 78 apparecchiature per la cura della persona di produzione cinese destinate a centri estetici italiani, con marchio ”CE” non conforme. Le aziende, prive di documentazione tecnica idonea a garantire la sicurezza dei prodotti, avevano posto una marchiatura tale da far apparire gli apparecchi di produzione italiana e, soprattutto, senza alcuna prova o test tecnico, li immettevano sul mercato nazionale. L’unico ”controllo” veniva effettuato dal magazziniere, con l’inserimento della presa elettrica e la verifica della corretta accensione. Da un documento sequestrato alla ‘The wellCare Group srl’ i finanzieri hanno ricostruito la filiera che portava alla truffa e hanno individuato la società ‘Skynet Italia Srl’ che su Internet pubblicizzava la possibilità di regolarizzare merce di provenienza extra comunitaria in modo veloce ed economico. La Skynet si avvaleva di un’altra società (‘STN Servizi Tecnici Normativi sas’), che a sua volta si rivolgeva ad un’altra azienda (‘SQM Strumenti Qualità e Misure’) e così via. Nella sede di Skynet Italia sono stati sequestrati 23.123 prodotti di elettronica di origine cinese (telecamere per circuiti di sicurezza, monitor per circuiti interni e altro materiale tecnologico per la sicurezza), pronti per essere immessi sul mercato nazionale con il falso marchio ‘CE’. Sono state denunciate 5 persone, responsabili del reato di frode nell’esercizio del commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. Tre dei cinque sono stati denunciati anche per i reati di associazione per delinquere, adulterazione o contraffazione in danno della pubblica salute e frode contro l’industria nazionale. Le indagini sono ancora in corso per accertare quante imprese in Italia si sono servite di questo metodo per importare prodotti non conformi dalla Cina. (Fonte CertineWs)

 

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