10 milioni di euro per lo sviluppo agroambientale della Provincia di Parma

per i prossimi anni e i fondamentali indirizzi della spesa. Lo comunica in una nota la Provincia di Parma. Due i nuovi bandi appena approvati dalla giunta provinciale. Il primo, ai sensi della misura 214 “Pagamenti agroambientali”, prevede un contributo di 10 milioni di euro per favorire un utilizzo e una gestione sostenibile dei terreni agricoli della provincia; il secondo mette a disposizione delle aziende agricole 223mila euro per incentivare il ripristino di spazi naturali e seminaturali e sostenere gli investimenti non produttivi (misura 216 e azione 3 del Prip). I due bandi, che costituiscono un ulteriore tassello del Prip, mettono al centro una questione essenziale per il nostro futuro, la sostenibilità: si tratta di risposte importanti che diamo al mondo agricolo, sostegni concreti che risultano ancora più fondamentali in questo momento di difficoltà. Con questa nuova “tranche” di interventi si mettono dunque a disposizione del territorio altri 10 milioni e 223mila euro, che si aggiungono a quelli già messi a bando dall’Ente di piazza della Pace.Con queste due nuove misure, sono dieci i bandi approvati quest’anno dalla Giunta per un totale di 20 milioni di euro destinati a tutto il settore agricolo del territorio. Il primo bando “Pagamenti agro ambientali” mette a disposizione delle aziende agricole 10 milioni di euro. Trattandosi di impegni pluriennali (per gli anni 2011, 2012 e 2013), la disponibilità per i pagamenti annuali è di oltre 3 milioni e 300mila euro. L’obiettivo delle nove azioni del bando è quello di promuovere un’agricoltura sostenibile. In particolare, promuovendo la salvaguardia della risorsa acqua, la tutela del suolo, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, del paesaggio agrario e il miglioramento della qualità dell’aria. Novità del bando di quest’anno è che potranno accedere ai contributi anche i bieticoltori, che stanno attraversando un periodo di grande difficoltà. Inoltre, per favorire la realizzazione di alcuni interventi ritenuti prioritari, sono assicurate riserve finanziarie a favore dell’Azione 2 “Produzione biologica” pari a 1 milione e 330mila euro, e dell’Azione 8 “Regime sodivo e praticoltura estensiva” di 1 milione di euro. Il bando prevede due tipologie di aiuto: premi annui per ettaro di superficie coltivata e, per l’Azione 5, premi annui per Unità di Bestiame Adulto (UBA). All’interno di queste tipologie, le singole azioni prevedono differenziazioni del sostegno. Sono previsti massimali di aiuto: 600 euro/ha per le colture annuali, 900 euro/ha per le colture perenni specializzate e 200 euro/UBA per le razze locali minacciate di abbandono. Il secondo bando, “Ripristino di spazi naturali e seminaturali e del paesaggio agrario” e “Sostegni agli investimenti non produttivi”, mette a disposizione delle aziende agricole 223mila euro per incentivare il ripristino degli elementi naturali delle aree agricole e, in particolare, per favorire la tutela degli agroecosistemi e della loro fauna e flora, comprese le specie di interesse comunitario. Per accedere al contributo occorre realizzare, esclusivamente nelle aree di pianura e collina, uno o più elementi, naturali e seminaturali: siepi, anche alberate, per ridurre il fenomeno di trasporto di elementi inquinanti, boschetti, stagni, laghetti e bacini per la fitodepurazione delle acque. Per le medesime superfici oggetto di intervento, si deve obbligatoriamente aderire anche all’Azione 9 della Misura 214 “Pagamenti agro ambientali” (Conservazione di spazi naturali e seminaturali e del paesaggio agrario). Il contributo è proporzionato alla superficie effettivamente investita a elementi naturali e paesaggistici, comprese le relative fasce di rispetto: 0,4 euro/mq per la pianura e 0,2 euro/mq per la collina. Per entrambi i bandi, le domande di contributo devono essere presentate entro il 15 dicembre 2010, alla Provincia o a una delle Comunità montane, a secondo del territorio, utilizzando l’apposita modulistica e il Sistema operativo pratiche di Agrea www.agrea.regione.emilia-romagna.it. (Certinews/RT)

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