Nucleare, da Consulta via libera a Referendum

I giudici della Consulta hanno ascoltando, a porte chiuse, le ragioni degli avvocati delle parti, che hanno presentato memorie: il costituzionalista Alessandro Pace, per conto dell’ Idv, l’avvocato dello Stato Maurizio Fiorilli, che a nome del governo ha chiesto l’inammissibilità del quesito sul nucleare, l’avvocato Gianluigi Pellegrino per conto del Pd e del Movimento difesa del cittadino, e infine Andrea Panzarola per Fare ambiente-Movimento ecologista europeo onlus.  La Corte Costituzionale ha infine dato il via libera al nuovo quesito sul nucleare così come riformulato dalla Cassazione dopo le modifiche introdotte dalla legge ‘omnibus’. La decisione sarebbe stata presa unanimemente dai giudici dopo aver ascoltato stamane i legali delle parti in camera di consiglio.

Nel comunicato ufficiale emesso dal palazzo della Consulta si legge: «In data odierna, è stata depositata la sentenza con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile il referendum abrogativo avente ad oggetto i commi 1 e 8 dell’art. 5 del decreto-legge 31 marzo 2011, n. 34 convertito, con modificazioni, nella legge 26 maggio 2011, n. 75, nel testo riformulato dall’Ufficio Centrale per il referendum costituito presso la Corte di Cassazione, con ordinanza 1 giugno 2011».
Il quesito referendario sul nucleare, così come riformulato dalla Cassazione a seguito delle nuove norme introdotte dal dl omnibus, è «connotato da una matrice razionalmente unitaria e possiede i necessari requisiti di chiarezza, omogeneità ed univocita». Con questi motivi la Corte Costituzionale, con la sentenza n.174 appena depositata in cancelleria, ha dichiarato ammissibile il referendum sull’atomo. Il quesito, infatti, secondo la Consulta «mira a realizzare un effetto di mera ablazione della nuova disciplina, in vista del chiaro ed univoco risultato normativo di non consentire l’inclusione dell’energia nucleare fra le forme di produzione energetica».


NUCLEARE: RADICALI, CONSULTA SENZA PLENUM PER MANCATA ELEZIONE GIUDICE

«La decisione della Consulta di oggi relativa all’ammissibilità del referendum sul nucleare verrà resa dalla Corte costituzionale in assenza del plenum. Infatti per tre volte l Parlamento non ha raggiunto il quorum per l’elezione del giudice mancante della Consulta, nè per il membro del Csm». È quanto sottolinea il senatore dei Radicali Marco Perduca. «A oggi -rileva- non sono previste sedute comuni per l’elezione di entrambi, per la Costituzione italiana votare non è un dovere, lo è però il suo rispetto specie da chi deriva il proprio status da precisi articoli. Perchè quindi se tutti i giorni si riafferma la necessità di rispettare la Carta poi non si praticano certi proclami?»

PRESTIGIACOMO, ALDILÀ REFERENDUM RIPENSARE SCELTE

«Quale che sia l’esito del referendum», gli eventi come l’incidente di Fukushima «ci impongono di ripensare la scelta strategica del Paese». Lo dice il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo nel corso dell’assemblea annuale di Confcooperative oggi a Roma. «Occorre spingere – spiega il ministro – su efficienza e risparmio, oltre che sulle rinnovabili».

RUTELLI, IN ITALIA È CAPITOLO CHIUSO

«Il nucleare in Italia è un capitolo chiuso». Non ha dubbi il presidente dell’Api Francesco Rutelli, secondo cui «il referendum di domenica confermerà che la stragrande maggioranza degli italiani vuole chiudere il capitolo» dell’energia dell’atomo, «che è antieconomico, non ha risolto i problemi di sicurezza e gestione delle scorie», chiosa. «Il nucleare non è il futuro ma il passato – sostiene Rutelli intervenendo a un incontro sul tema in corso alla sala Mappamondo di Montecitorio – la priorità ora è fissare la conferenza nazionale per l’energia per puntare e tracciare una strada nuova». «Tutto sommato Fukushima può anche aiutare – riflette il leader dell’Api, che è anche presidente del ‘Centro per un futuro sostenibilè – perchè il fatto che i tedeschi abbiano chiuso la porta al nucleare prospetta altri 15-20 anni di stop, come è già accaduto per Cernobyl. Questo ci indurrà a spingere su fonti rinnovabile e su un nuovo mix energetico». (fonte CertineWs)

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