La certificazione dei contratti non decolla

2.219. La regione che ne ha ricevute di più è la Campania (575), seguita dalla Lombardia (558) e dal Veneto (369). La maggior parte dei contratti certificati sono i rapporti di collaborazione a progetto: 1.312. Gli appalti sono stati invece 106. Circa 200 le richieste ancora in istruttoria e 1.404 i rifiuti. La certificazione è stata negata soprattutto per i contratti di cocopro (in 957 casi), mentre gli appalti non certificati sono stati 29. Si tratta di numeri deludenti, ha ammesso Paolo Pennesi, direttore dell’Attività ispettiva del ministero del Lavoro. In pratica, meno di mille pratiche l’anno. Probabilmente, le parti sono ancora timorose di rivolgersi alle direzioni provinciali, seppure l’attività degli ispettori non deve riguardare i contratti certificati. I dati presentati durante la seconda giornata del Festival di Treia, promosso da Consiglio nazionale e Fondazione studi dei consulenti del lavoro, non sono però esaustivi. Manca infatti il bilancio delle certificazioni rilasciate da università, enti bilaterali e organismi attivati dagli Ordini dei consulenti. È importante avviare una riflessione comune, tanto più in vista delle modifiche contenute nel collegato lavoro. Una volta approvata la nuova disciplina, la conciliazione resterà obbligatoria solo per i contratti certificati e le commissioni di certificazione potranno fare conciliazione e arbitrato. In questo modo si potrà costruire un circolo virtuoso. (Fonte CertineWs)

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