Incontro internazionale Iso per uno standard di qualità per il turismo nei parchi

Al workshop erano presenti esperti di turismo e di normazione di Spagna, Portogallo, Argentina e Kenia. Anche operatori francesi hanno da il loro contributo, pur non partecipando fisicamente all’incontro. Per quanto riguarda l’Italia, hanno partecipato, oltre alla dottoressa Lucia Naviglio, dell’Enea (che coordina anche il “mirror group” del WG6 costituito presso l’Uni e a cui partecipano esperti nazionali) e allo staff di Federparchi, l’Uni, il Cnr di Firenze, che è coinvolto in un progetto sull’ecoturismo, l’associazione Fiaba, che si occupa di accessibilità globale, ed altri esperti di turismo. L’incontro di Roma – un’esperienza pratica di fruizione di un servizio turistico organizzato dal Parco regionale dell’Appia Antica – è seguito ad un’altra riunione tecnica, dedicata alla messa a punto di uno standard di qualità dell’accoglienza turistica. Ma l’impegno dell’Italia, che sta svolgendo un ruolo molto attivo all’interno dei gruppi di lavoro del TC/228 dell’ISO, non si esaurisce qui. Il nostro paese, infatti, oltre a gestire la segreteria tecnica di nuovi gruppi di lavoro, si appresta ad ospitare, nel 2011, l’incontro di tutti i rappresentanti mondiali dell’Iso. E proprio in seno all’Iso è stato istituito il gruppo tecnico internazionale TC/228, al cui interno operano diversi gruppi di lavoro con l’obiettivo di stabilire i criteri di qualità per una serie di servizi turistici, tra cui quelli connessi con l’accoglienza dei visitatori, gli stabilimenti balneari, le terme e altri centri di benessere, il diving, il golf e, infine, i servizi turistici erogati dagli enti gestori delle aree protette (WG6).L’obiettivo dello standard in elaborazione da parte del WG6 è, appunto, quello di garantire ai servizi turistici erogati dalle aree protette un livello di qualità adeguata alle funzioni e al ruolo di un ente parco. Intendendo, con la parola “qualità”, non solo la “customer satisfaction”, cioè la soddisfazione dell’utente, la sua sicurezza e la salute, ma anche i principi di sostenibilità ambientale (ancor più fondamentale all’interno di aree protette) e sociale (ad esempio per quel che concerne l’accessibilità globale). (Fonte Parks.it)

 

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