Energia, Cina primo mercato per rinnovabili, Italia quinta

Secondo l’ultima indagine trimestrale di Ernst & Young ‘Country Attractiveness Indices’, la Cina si conferma prima nella graduatoria degli investimenti, anche se la crescita registrata in passato ha subito un rallentamento e, rileva il rapporto, «l’inasprimento del processo di approvazione per i progetti nel comparto eolico sta portando a un eccesso di offerta di turbine e i costruttori sono sempre più alla ricerca di mercati di esportazione». Gli Stati Uniti perdono due punti a causa della scadenza del programma nazionale di garanzie sui prestiti e dell’incertezza sul futuro del programma Treasury grants e sui crediti fiscali sulla produzione. Gli Usa si trovano a quattro punti di distanza dalla Cina e superano di un solo punto la Germania, l’unico Paese europeo fra i primi dieci dopo l’annuncio che la banca statale Kfw erogherà più di 100 miliardi di euro di finanziamento per favorire il passaggio dal nucleare alle energie rinnovabili. Nel Regno Unito la fiducia degli investitori è stata colpita dal forte calo dei tassi feed-in-tariff nel comparto solare, mentre l’Italia si conferma in quinta posizione davanti alla Gran Bretagna nell’indice All Renewables e guadagna una posizione nella classifica del solare, classificandosi quarta. Secondo lo studio ‘Renewable Energy Country Attractiveness Indices’, l’Europa dell’Est, il Medio Oriente, il Nord Africa, il Sud Est asiatico e l’America Latina rappresentano il futuro prossimo per le energie rinnovabili, con Paesi come Argentina, Ungheria, Israele, Tunisia e Ucraina che figurano per la prima volta nella classifica. Per Andrea Paliani, partner Ernst & Young del settore Energy, «i mercati maturi dell’energia rinnovabile dell’Europa occidentale e degli Stati Uniti sono stati colpiti da significative riduzioni degli incentivi governativi, un limitato accesso al capitale e una maggiore concorrenza proveniente dall’estero». Allo stesso tempo, però, «stiamo assistendo a un crescente interesse verso le energie rinnovabili nei mercati emergenti. Questi Paesi con una domanda fortemente in crescita vedono nelle energie rinnovabili la possibilità di garantire un futuro a basse emissioni di carbonio ed efficiente sotto il profilo delle risorse: ben 15 mercati emergenti sono entrati nella classifica Cai negli ultimi due anni». Per Paliani «un’efficace gestione del capitale è diventata una componente cruciale per l’infrastruttura degli operatori, soprattutto in presenza della scarsità di capitale che caratterizza oggi il mercato. Soluzioni innovative di finanziamento che offrano certezza finanziaria e fonti affidabili di capitale a basso costo diventeranno un generatore sempre più importante di vantaggio competitivo nel settore». (Fonte CertineWs)

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