Corruzione in sanità: prescrivono farmaci inutili a malati cronici

un’inchiesta della procura di Firenze. Sei degli indagati sono agli arresti domiciliari, per altri due è scattato l’obbligo di dimora e ben 13 sono le interdizioni dall’attività. Le misure cautelari eseguite dai Nas sono scattate in varie province di Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Lazio, Liguria, Veneto ed Umbria. Sono state emesse dal Gip del Tribunale di Firenze a conclusione di un’indagine su un’associazione per delinquere composta da medici specialisti e loro collaboratori. I militari hanno scoperto che i medici hanno percepito illeciti compensi stimati nell’ordine di circa 2 milioni di euro, gran parte dei quali fatti transitare sui bilanci di società di copertura; in cambio erano pronti a prescrizioni e somministrazioni di farmaci arbitrarie, ai danni di centinaia di malai cronici. Le specialità medicinali erano prodotte dalle aziende corruttrici, che realizzavano maggiori profitti derivanti dal conseguente incremento della diffusione dei farmaci. A capo dell’organizzazione vi è un noto professore universitario fiorentino, ora agli arresti domiciliari , che riveste varie cariche in ambito ospedaliero, accademico, scientifico ed associativo di categoria. E’ il 57enne Torello Lotti, dermatologo di rilievo nell’ospedale Santa Maria Nuova di Firenze e, fra i numerosi incarichi, presidente della Sidemast (Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse). Nelle carte dell’inchiesta compiono i nomi di persone riconducibili a diverse case farmaceutiche, fra cui Abbott, Jansseen Cilag, Wyeth Lederle, Schering Plough, Novartis, Morgan Pharma, Almirall. Oltre a Lotti, ai domiciliari sono finiti Patrizia Cecchi, 52 anni, segretaria amministrativa del Centro interuniversitario di dermatologia biologica e psicosomatica dell’Università di Firenze, diretto da Lotti; Michela Troiano, 30 anni, specializzando in dermatologia e venereologia, ritenuta braccio destro di Lotti nel centro Psocarte di Firenze, diretto dallo stesso Lotti; Stefan Coccoloni, 30 anni, Leonardo Fronticelli di 33, e Corrado Trevisan di 59 anni, rappresentanti di una società organizzatrice di congressi e eventi per il lancio di prodotti e legati a Lotti anche in altri ambiti professionali. Fra i reati ipotizzati anche l’abuso d’ufficio e la truffa ai danni del sistema sanitario nazionale. (Fonte CertineWs)

 

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