Certificazione dei dati sulla produzione dei rifiuti: un successo per l’Umbria

riduzione è certamente frutto del decremento dei consumi dovuto alla crisi economica, ma anche di un progressivo riallineamento dei dati di alcuni comuni di medie dimensioni (Assisi, Bastia, Umbertide) che hanno provveduto a sottrarre quote significative di rifiuti assimilati dal computo dei rifiuti urbani. Pur non essendo ancora significativo rispetto al totale della produzione, si segnala il contributo alla riduzione dei rifiuti determinato dall’entrata in funzione di distributori automatici di acqua, latte e detersivi che ha riscontrato notevole interesse da parte dei cittadini, in particolare nei confronti degli  erogatori di acqua frizzante. La raccolta differenziata nel corso del 2009 si è assestata, a livello regionale, ad un livello pari al 31,34%, con un incremento dell’1,52% rispetto al 2008. Il dato è significativo se si considera che è accompagnato dal significativo calo della produzione pro-capite di cui sopra e che è stato calcolato mediante il criterio adottato con il nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, più restrittivo rispetto al passato e analogo a quello utilizzato, a livello nazionale, dall’Istituto Nazionale per la Ricerca Ambientale. Occorre anche tenere presente che nel corso del 2009 ancora non era stata attivata la raccolta domiciliare su realtà demograficamente importanti (centro storico di Perugia, Bastia Umbra, Todi) raggiunte dai servizi porta a porta nel corso dell’anno corrente o in via di attivazione nei primi mesi del 2011. Per il 2010 e soprattutto per il 2011 si possono pertanto presumere ulteriori e significativi incrementi del livello di raccolta differenziata in quanto, dai dati provenienti dai gestori del servizio, nelle aree ove già ora si pratica il servizio domiciliare, la raccolta differenziata raggiunge livelli prossimi agli obbiettivi previsti dal Piano Regionale (50% al 2010, 65% al 2012). Si può presumere che quando il servizio domiciliare sarà stato esteso secondo le previsioni del Piano Regionale, ovvero su circa l’80% della popolazione residente, i suddetti obbiettivi di Piano potranno essere raggiungibili sia a livello Regionale che dei singoli ATI. Grazie a tali comportamenti virtuosi l’Umbria è attualmente a seconda regione d’Italia per quantità di RAEE recuperati, con una media pro-capite doppia rispetto a quella nazionale.  (Fonte CertineWs)

 

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