Spazio all’informazione di qualità: on line e a pagamento

a sud di Los Angeles. Secondo Jobs, se una democrazia vuole funzionare seguendo un processo libero e sano ha bisogno dell’informazione di qualità. Bando quindi all’informazione indiscriminata fornita da blog e social network, in cui la realtà può essere facilmente distorta, e largo all’equilibrio e al rigore tipico del giornalismo tradizionale. Che, ovviamente, deve essere riadattato ai nuovi media, prima di tutto internet. Lo scenario futuro prospettato dal numero uno di Apple è conforme a quanto sta già avvenendo nel mondo dell’editoria, dove molte testate stanno abbandonando la strategia del “tutto gratis” adottando sistemi di monetizzazione per le proprie notizie. Secondo Jobs, infatti, i consumatori sarebbero ben disposti a pagare pur di avere la qualità: trovate il prezzo giusto, puntate alla quantità, servite il vostro consumatore… dovete conoscerlo a fondo: scoprirete che è pronto a pagare in rete. E oggi è molto più reattivo a un prezzo equo di quanto non fosse solo sei mesi fa. Un aiuto in questo senso potrebbe arrivare proprio dal nuovo prodotto di casa Apple: l’iPad, che secondo Jobs possiede le caratteristiche adatte per la fruizione dei giornali in rete. Che sia un momento di svolta per l’editoria on line? (Fonte CertineWs)

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