Sequestrate a Brescia 21 tonnellate di Grana Padano per un valore superiore ai 200 mila Euro: non è dato sapere il nome del caseificio coinvolto. Quale tutela per i consumatori?

I carabinieri intervenuti avevano rilevato la presenza di 55 forme di Grana padano in maturazione non correttamente conservate, invase da insetti e con ingente presenza di muffe superficiali. Immediato era scattato il sequestro del prodotto e la richiesta di sospensione dell’attività del caseificio, per consentire lavori di manutenzione e pulizia, che è stata disposta dalla autorità sanitaria qualche giorno dopo. Incurante del divieto, il titolare del caseificio ha però proseguito l’attività produttiva. Una nuova ispezione ha portato al sequestro di altre 635 forme di Grana padano. L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Brescia per produzione e detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, invasi da muffe e parassiti, oltre che per inosservanza dei provvedimenti impartiti dall’autorità. Il valore delle oltre 21 tonnellate di prodotto sottratto alla distribuzione supera i 200mila euro. Infatti il Grana sequestrato era destinato alla vendita sul mercato, pronto per essere acquistato per i cenoni delle feste. (Fonte CertineWs)

 

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