Piano di salvataggio per il Polo della Qualità

Nato nel 2007 il Consorzio del Polo delle Qualità puntava a imporsi a livello internazionale, con l’obiettivo di valorizzare l’artigianato tradizionale di Moda e Gioielleria. Ma il Polo non ha mai spiccato il volo. Le ragioni sono molteplici: un sovradimensionamento della struttura, il costo elevatissimo dei locali, ma soprattutto l’apertura di nuovi centri disposti nei dintorni del consorzio, come il Centro Commerciale Campania, l’outlet “La Reggia Designer”, il Vulcano Buono, che ne hanno impedito lo sviluppo. Inoltre, su 270 soci solo 104 hanno stipulato definitivamente la compravendita dei locali e di questi solo 150 su un totale di 670 sono stati regolarmente allestiti. Con le dimissioni di Guglielmo Aprile, Presidente del Consorzio, avvenuta nel novembre 2008, la situazione incominciò a peggiorare. Già il bilancio d’esercizio annuale riferito all’anno 2007, chiuse con una perdita di 1.083.116 euro. Sono 227 i soci che hanno aderito alle vie legali per uscire dalla società, contestando alla società stessa molte inadempienze, quindi il Tribunale ha stabilito lo scioglimento e il conseguente fallimento del consorzio. Da qui la decisione dell’assemblea dei soci del Polo della Qualità di assegnare ad un collegio di liquidatori i poteri per stabilire un piano di risanamento ed un programma di rilancio della struttura. In ogni caso c’è ottimismo sia da parte dei liquidatori che da parte dei soci i quali cominciano ad intravedere una strategia concreta di uscita dal tunnel in cui si sono ritrovati. A parere di Sciarelli, il Polo della Qualità potrà tornare a risplendere entro la fine del 2010. (Fonte CertineWs)

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