Giappone, Tsunami ha sommerso area grande come Tokyo

L’indice Nikkei perde 142,66 punti, a 9.413,99, sotto quota 9.500 per la prima volta in tre settimane. L’agenzia di valutazione ha cambiato l’outlook da ‘stabilè a ‘negativò, ipotizzando un abbassamento del giudizio nel rapporto di 1 a 3 se Washington non procede al riordino dei conti pubblici. Gli Stati Uniti, qualora S&P’s proceda nel taglio, vedrebbero eroso lo status di economia più potente del mondo e di ruolo del dollaro come valuta globale dominante. Di riflesso, il biglietto verde si indebolisce sui mercati valutari, scendendo a 82,44 yen.

GIAPPONE: TSUNAMI 11/3 HA SOMMERSO AREA GRANDE COME TOKYO
Il gigantesco tsunami seguito al sisma di magnitudo 9.0 dell’11 marzo ha sommerso un’area del Giappone estesa quasi quanto Tokyo, interessando una superficie di circa 561 chilometri quadrati. È la stima fornita oggi dall’Autorità per l’informazione geospaziale (Gsi), che opera sotto il ministero dei Trasporti e del Territorio nipponico, secondo cui l’acqua dello tsunami è penetrata nell’entroterra in sei prefetture del Giappone nordest. L’area complessiva temporaneamente sommersa, in base ai calcoli dell’istituto, equivale al 90% della superficie occupata dai 23 distretti principali che costituiscono il cuore di Tokyo. I dati sono stati ottenuti con l’analisi delle fotografie aeree e delle immagini satellitari delle aree colpite, che vanno dalla costa del Pacifico della prefettura settentrionale di Aomori a quella orientale di Chiba, confinante con Tokyo. Le prefetture che hanno subito i maggiori danni dall’acqua sono state, in ordine di superficie allagata, delle di Miyagi (327 km/q), Fukushima (112 km/q) e Iwate (58 km/q).

FUKUSHIMA, ACQUA RADIOATTIVA TRASFERITA IN UN DEPOSITO
Gli operai delle squadre che stanno affrontando l’emergenza nucleare nella centrale di Fuskushima hanno iniziato il trasferimento dell’acqua altamente radioattiva dai reattori in un deposito. La Tepco, la compagnia elettrica che gestisce la centrate di Daiichi fortemente danneggiata dal terremoto e dallo tsunami dell’11 marzo, ha varato un piano per il trasferimanto di 10mila delle 25mila tonnellate di acqua radiattiva che si è accumulata nel reattore numero 2. Nel deposito, che si trova sempre nell’impianto di Fukushima, verranno trasferite 480 tonnellate di acqua al giorno in un’operazione che dovrebbe durare 26 giorni. La Tepco deve provvedere a raccogliere 42mila tonnellate di acqua contenuta nei reattori uno e 3, con livelli di radiottività inferitori a quella del reattore 2, e sta preparando una struttura galleggiante con una capacità di 10mila tonnellate per raccogliere parte di questa.

EUROPA: UNRAE, PREOCCUPAZIONE PER TASSI E PEZZI GIAPPONE
«Preoccupazioni per l’aumento dei tassi di interesse e per le forniture di componentistica giapponese». Le manifesta l’Unrae commentando in una nota i dati sulle vendite europee a marzo diffusi in mattinata dall’Acea. Per il direttore generale dell’Associazione che rappresenta le Case estere operanti in Italia Gianni Filipponi, si tratta di «una situazione generale di non facile lettura, considerate anche le prevedibili conseguenze di quanto è accaduto in Giappone, importante Paese produttore non solo di vetture, ma anche fornitore di componentistica sofisticata per molti costruttori di altri Paesi». Per quanto riguarda l’Italia, Filipponi ha aggiunto che «con il primo trimestre è finito l’anomalo confronto con i tre mesi iniziali del 2010, che furono caratterizzati dalla coda delle consegne di vetture incentivate. Con il mese di aprile, dunque, dovremmo poter tornare a confronti più equilibrati, anche se le indicazioni che emergono rivelano che l’andamento della domanda continua ad essere ai livelli più bassi da molti anni a questa parte, riflettendo la generale bassa propensione ai consumi. In questo quadro, però – conclude il direttore generale – Case e Concessionari stanno reagendo proponendo molti nuovi prodotti, tecnologicamente avanzati. Certo, l’aumento del tasso di interesse, e il conseguente incremento del costo del denaro, non aiuta l’acquisto di beni durevoli, quali l’automobile». L’Unrae evidenzia comunque i «segnali controversi» emersi sul mercato europeo a marzo. Nel complesso dei 28 mercati monitorati dall’Associazione europea dei Costruttori, 19 hanno consolidato risultati positivi, «confermando l’andamento ondivago della domanda, ancora influenzata dai fenomeni che caratterizzano i periodi che seguono a quelli con incentivazioni alle vendite». (Fonte CertineWs)

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