Ecco come cambia la comunicazione politica nell’era dei big-data e dell’Intelligenza Artificiale

“Rapidità e numero di informazioni sono gli asset su cui poggia oggi tutta la comunicazione, non solo quella politica. E’ chiaro che avere a disposizione milioni di elementi in pochi secondi chiama a un lavoro non comune di analisi, valutazione e strategia. Ma allo stesso modo queste opportunità sollevano il tema etico – oltre che legale – della gestione dei dati, un utilizzo mirato ma non aggressivo, l’esigenza di individuare il target senza per questo considerare l’opinione pubblica un parco buoi da ammansire o ingannare.”. Così Lelio Alfonso, managing partner delle sede milanese di Comin & Partners, intervistato da Soft Power, il blog delle Relazioni Istituzionali.

Laureato in Scienze Politiche all’Università di Genova, Lelio Alfonso, ha iniziato la sua carriera come giornalista, prima al Corriere Mercantile, quindi alla Gazzetta di Parma, di cui è stato vicedirettore dal 1997 al 2005. E’ stato direttore generale alla Presidenza del Consiglio per la comunicazione istituzionale e internazionale e successivamente senior advisor e consulente di numerose realtà italiane, società pubbliche e private (tra cui Eni, Agi, Rai, Cnf). E’ stato anche direttore dei public affairs e delle relazioni esterne di RCS Mediagroup dal 2010 e fino al 2013. E’ senior advisor per le media relations di Esselunga dal 2014. Docente universitario, saggista ha curato vari volumi dedicati all’economia, alle relazioni istituzionali e alla politica, ambito per il quale ha seguito campagne elettorali e strategie di comunicazione.

Oggi, nella sua veste di Managing Partner della società di consulenza strategica Comin & Partners, ala guida della sede milanese, offre agli importanti clienti dell’agenzia la sua grande esperienza nel campo della comunicazione, delle relazioni istituzionali e dei rapporti con i media. 

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