Batterio in hamburger, Coldiretti denuncia: “Quelli industriali senza etichetta”

Lo denuncia la Coldiretti, che chiede l’immediato adeguamento della normativa dopo il ricovero in ospedale dei bambini in Francia per una presunta infezione determinata proprio dal consumo di hamburger surgelati. L’obbligo di indicare la provenienza della carne bovina in etichetta è in vigore per gli hamburger di carne macinata fresca come nel caso della vaschetta refrigerata presentata nei banconi del supermercato e in quelli di carne macinata tal quale trattata solo termicamente (surgelazione) ma – sottolinea la Coldiretti – basta l’aggiunta, come spesso avviene, di un qualche ingrediente per fare venire a meno questo obbligo e deve essere indicato solo lo stabilimento di trasformazione industriale, secondo il regolamento Ue N.1760/00 che istituisce un sistema di etichettatura delle carni bovine e delle carni bovine macinate che esclude dall’etichettatura d’origine obbligatoria i prodotti trasformati dall’industria (cioè processati) quali la bresaola e le carni bovine in scatola. Si tratta di una situazione ingiustificata che peraltro – precisa la Coldiretti – apre facilmente le porte agli inganni perchè si rischia di fare passare come Made in Italy un prodotto importato dall’estero. Occorre pertanto intervenire – chiede la Coldiretti – per estendere a tutti i prodotti l’obbligo di indicare in etichetta l’origine come previsto dalla legge nazionale approvata dal Parlamento italiano lo scorso febbraio.

FRANCIA, SI È AGGRAVATO UNO DEI BAMBINI
È «peggiorato» lo stato di salute di uno dei bambini intossicati dopo aver mangiato hamburger nella regione di Lille, nel nord della Francia. Lo ha detto all’emittente i-Tele il ministro della Sanità, Xavier Bertrand, precisando che i sanitari dell’ospedale lo hanno «sottoposto a dialisi durante la notte».
«Abbiamo avuto informazioni questa mattina presto – ha detto il ministro – ne avremo altre a metà giornata». Anche gli altri sei bambini, ha aggiunto Bertrand, sono nel reparto nefrologia e che presto sarà fatto il punto, «con l’ospedale» per verificare che «abbiano tutti i mezzi necessari per seguire» i piccoli pazienti. «La corsa contro il tempo è importante – ha aggiunto – in particolare per il ricovero». Bertrand ha precisato che le autorità devono ora verificare attentamente che le confezioni di carne macinata siano state effettivamente ritirate dai supermercati discount in cui erano vendute.

FAZIO, OGGI MANGERÒ CARNE HAMBURGER
«Oggi mangerò hamburger. I consumatori italiani possono stare tranquilli». Lo ha detto il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, intervistato da Radio 24, riferendosi ai casi di infezione da batterio e.coli, individuato in carne di hamburger e che in Francia hanno interessato una decina di bambini. «I consumatori – ha detto il ministro – stiano tranquilli. Abbiamo effettuato un sequestro preventivo in Italia di una partita di hamburger della stessa ditta» produttrice degli hamburger ritenuti sospetti come veicolo di infezione in Francia. Ma, ha aggiunto Fazio, «dopo i controlli, la carne verrà dissequestrata. Non c’è – ha quindi ribadito il ministro – nessun problema per i consumatori». La ditta produttrice della carne sospetta, ha inoltre precisato il ministro, «sta collaborando». Ad ogni modo, ha sottolineato Fazio, «non si sa se il batterio venga proprio dalla carne o dalla filiera». Quanto all’eventuale consumo della carne di hamburger della marca sospetta, che eventualmente i consumatori dovessero avere già acquistato, «se questa carne viene cotta bene, almeno tre-quattro minuti a 70 gradi – ha affermato il ministro – allora si può consumare anche in presenza, eventualmente, del batterio». Il ministro ha anche sottolineato come sulla vicenda vi sia «un certo allarmismo»: «Il batterio e.coli c’è sempre stato, ma il sistema italiano, in questa situazione – ha concluso Fazio – ha dimostrato di essere un sistema ottimo».

BATTERIO KILLER: L’ESPERTO, TENERE SEPARATI ALIMENTI E CUOCERE BENE A LUNGO I CIBI
«Il problema sta nella carne cruda o poco cotta. Come quella degli hamburger. Con la cottura totale inattiviamo il batterio». Lo afferma Walter Ricciardi, ordinario di Igiene all’università Cattolica di Roma e presidente della Commissione di Igiene pubblica del Consiglio superiore di sanità, in un’intervista al quotidiano ‘Il Messaggerò in merito all’intossicazione di Escherichia coli in Francia. «Se si compra carne macinata – spiega Ricciardi – come sempre, vanno seguite alcune regole di base. Mai metterla accanto ad altri cibi crudi e, soprattutto, cuocere bene e a lungo. Capisco che ne risente il gusto ma, così si è sicuri di inattivare il batterio». «Il microrganismo potrebbe essere entrato in contatto con la carne nel momento in cui è stata macellata o manipolata, quindi tritata – continua Ricciardi – ricordiamo che, ridotta in piccole parti, diventa terreno molto favorevole per qualsiasi batterio. Non sono state prese tutte le misure per proteggere la carne durante i diversi passaggi. E, per giunta, è stata tenuta poco sul fuoco». (fonte CertineWs)

Share Button