Ravenna, 20/04/2012 – Energia rinnovabile, ottenuta simulando la digestione di una mucca. Perchè con una fermentazione in assenza di aria, i rifiuti organici domestici provenienti dalla raccolta differenziata si trasformano in compost di qualità ed energia elettrica, tramite la produzione di biogas. Il processo avverrà nei nuovi biodigestori del Gruppo Hera, cinque impianti in ciascuna delle cinque province in cui la multiutility gestisce il ciclo dei rifiuti: saranno dotati di una produzione potenziale di 32 milioni di Kwh annui di energia. Il progetto, appena entrato nella fase operativa, vedrà la realizzazione dei centri a Modena, Ostellato (Ferrara), Sant’Agata Bolognese (Bologna), Voltana (Ravenna) e Rimini, che si aggiungeranno a quello già esistente di Cesena, il primo del genere in Italia, sempre seguito da Hera. Saranno quelli di Rimini e Voltana i primi a sorgere, dopo l’arrivo delle autorizzazioni a fine 2011: l’obiettivo è rendere attive le strutture a fine anno, durante il quale si dovrebbe concludere l’iter anche per gli altri siti. L’intero ‘Progetto Biodigestorì comporterà un investimento complessivo di oltre 40 milioni di euro con circa 6,5 milioni di kwh/anno previsti per impianto. Sarà così soddisfatto il fabbisogno energetico di 12 mila famiglie, risparmiando l’emissione in atmosfera di 17 mila tonnellate di anidride carbonica. In ogni biodigestore saranno trattati i rifiuti organici raccolti nei territori. Triturati, saranno messi in grandi locali chiusi simili a garage, dove, con una fermentazione a secco, i batteri, uguali a quelli presenti nello stomaco delle mucche, compiono il processo di digestione, producendo gas a base di metano. Questo alimenta i motori, dai quali viene generata l’energia elettrica totalmente rinnovabile. Al termine, il materiale è avviato ad una fase di compostaggio che ne consente l’utilizzo come compost certificato per l’agricoltura biologica. Sono diversi gli obiettivi che Hera si prefigge: oltre a valorizzare la frazione organica, al centro c’è la salvaguardia dell’ambiente e la riduzione progressiva della dipendenza da fonti di energia fossili. Inoltre, la multiutility dà un contributo alla Regione Emilia-Romagna per il piano energetico 2011-2013. (Fonte CertineWs)