Fino ad aprile 2009 ha riguardato solamente i prodotti che utilizzavano energia, come lavatrici, condizionatori, ventilatori industriali, ma da quella data in poi ha interessato anche tutti i prodotti che influenzano in qualche il consumo energetico, ma che non necessariamente ne consumano.
Stiamo parliamo della Direttiva europea Ecodesign of Energy-Using Products Directive (EuP) 2005/32/EC, introdotta dal Parlamento europeo per fornire un quadro normativo comune sui requisiti per la progettazione compatibile dei prodotti. Grazie a questa “modifica” voluta fortemente da Bruxelles, recepita in Italia nel febbraio di quest’anno, oggi è possibile stabilire e imporre degli standard a tutti quei prodotti che hanno un impatto indiretto, ma significativo sul consumo energetico durante l’utilizzo.
Tra questi rientrano anche le componenti d’involucro, come i serramenti e, dalla prossima pubblicazione della norma in revisione anche le schermature solari. Per i serramenti vi è da tempo una porposta avanzata dall’associazione europea di categoria di una classificazione energetica a loro dedicata, proposta accolta dalla Commissione europea la scorsa estate. Per le schermature solari una proposta simile è ora al vaglio degli Organismi Normativi Europei.
Qualora venisse approvata, l’etichetta CE relativa a questi prodotti riporterà il nome e l’indirizzo del produttore; il riferimento allo standard europeo EN 13561, che certifica il soddisfacimento da parte della schermatura dei requisiti essenziali di sicurezza (nel caso delle tende e delle schermature solari esterne è la loro classe di resistenza al vento); la descrizione del prodotto; e le classi di prestazione energetica, definita a partire dal fattore solare combinato della vetrata e della protezione solare (g tot).
FATTORE DETERMINANTE
Tra tutti i parametri energetici da cui dipende l’efficienza energetica di una schermatura, il fattore solare (g tot) è quello in assoluto più importante, poiché caratterizza la sua prestazione globale d’insieme. Il fattore solare viene misurato secondo la norma EN 14501:2006 – “Tende e chiusure oscuranti – Benessere termico e visivo – Caratteristiche prestazionali e classificazione”, che classifica la prestazione di una schermatura solare in 4 classi: 0,35 < g tot < 0,50 (classe 1 – giudizio moderato), 0,15 < g tot < 0,35 (2 classe – giudizio buono), 0,10 < g tot < 0,15 (3 classe – giudizio molto buono) e g tot < 0,10 (4 classe – giudizio ottimo).
ALTRE DIRETTIVE EUROPEE
In attesa del responso degli Organismi di Normazione, bisogna però dire che la Direttiva 2009/125/CE non è l’unica ad occuparsi di schermature. Infatti, a livello europeo troviamo anche la Direttiva 2002/91/CE relativa alla Performance energetica degli edifici che stimola gli Stati europei a perseguire con ogni strumento il risparmio, l’efficienza energetica degli edifici e la riduzione di gas serra. Oggi gli architetti sembrano prediligere la trasparenza, ma le grandi superfici vetrate sono i veri punti deboli di un edificio durante il surriscaldamento estivo. Le schermature rivestono dunque una grande importanza nell’economia energetica di un edificio. Un’altra regolamentazione introdotta a livello comunitario è la Direttiva 90/270/CEE relativa all’effetto abbagliamento, specie nei luoghi di lavoro dove la luce riflessa incide negativamente sul comfort dei lavoratori. La direttiva riguarda videoterminali, software, organizzazione del lavoro, arredi e sistemi di illuminazione. (fonte CertineWs)