Taranto: fiamme dalla siviera. Paura nell’Acciaieria 1

Taranto – E’ bastato un attimo. Il contrasto tra le scintille di acciaio liquido incandescente e i residui di olio idraulico ha provocato fumo e fiamme nella siviera di emergenza del reparto Cc01 (Colata continua) dell’Acciaieria 1 dell’Ilva. Ieri mattina alcuni operai hanno accusato sintomi di intossicazione e si sono recati in infermeria. Gli operai lavoravano a una decina di metri dall’impianto che contiene trecento tonnellate di acciaio liquido quando si è verificato l’inconveniente tecnico. Non si è trattato di un incendio, ma le scintille hanno sfiorato i lavoratori e il fumo ha reso l’aria insalubre.
Il coordinatore provinciale di Taranto dell’Usb, Francesco Rizzo, giudica “grave l’atteggiamento di alcuni responsabili di reparto che hanno chiesto ai lavoratori di continuare a lavorare nonostante l’accaduto e senza aver effettuato le opportune verifiche“. Il sindacato di base ha subito chiesto l’intervento degli ispettori dello Spesal e della Asl di Taranto “per accertare le reali cause dell’incidente ed eventuali responsabilità”.
Si tratta del secondo caso nel giro di dieci giorni. La sera del 19 ottobre scorso, altri sei dipendenti del Siderurgico mentre erano al lavoro nell’area del CCO1 accusarono malori in seguito all’inalazione “di monossido di carbonio e chissà quali altre sostanze, sprigionate nel capannone senza che nessun tipo di allarme abbia avvertito le maestranze”.
Rizzo osserva che “l’Acciaieria e le Colate continue 1 e 5 necessitano di grandi e immediati interventi, partendo dalla salvaguardia della salute e sicurezza di chi ci lavora, che allo stato delle cose non viene garantita”.
Il tema della sicurezza e della tutela ambientale, per il sindacato di base, “deve diventare centrale in questo stabilimento, il rilancio di questa azienda deve passare dalla salvaguardia e il rispetto del bene primario, la vita di chi ci lavora e di chi abita in questa città”

CertineWs/MGD

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