Navi: allarme Ue, i trasporti marittimi generano troppo inquinamento

L’ultimo rapporto dell’Agenzia Ue dell’ambiente (Aea) non lascia scampo. Secondo la relazione, infatti, non si arresta la crescita delle emissioni di gas serra e inquinanti provenienti dal settore dei trasporti marittimi in Europa visto che fra il 1990 e il 2010 la CO2 generata dalle navi in partenza dai porti Ue e’ aumentata del 35% e altri inquinanti fra il 35% e il 55%.I fumi emessi dal traffico internazionale di navi, contenenti anidride solforosa(SO2)e ossidi di azoto (NOx) provocano danni notevoli alla salute con circa 50.000 morti l’anno in Europa.
Il traffico marittimo ha un impatto ambientale molto elevato sulla salute e sull’ambiente. Colpa della combustione di gasolio che potrebbe essere sostituito con il Gas Naturale Liquefatto, lo stesso che viene poi utilizzato nei rigassificatorI.
“GNL per un trasporto marittimo più sostenibile” ed “efficienza energetica”, è stato lo slogan del Green Shipping Summit di quest’anno, il Convegno organizzato da ClickutilityTeam, con il coordinamento scientifico di Ecba Project, dedicato alle green technologies nei trasporti e nei porti, che si è tenuto a Genova il 19 e 20 settembre in occasione del Forum Port & Shipping Tech 2013.
Ecba Project ha stimato che la diffusione del GNL nel Mediterraneo potrebbe ridurre i costi esterni sanitari e ambientali del trasporto marittimo fino all’81%, con un beneficio ambientale enorme.
Grazie ad una riduzione del volume specifico del gas di 600 volte, il GNL permette infatti lo stoccaggio ed il trasporto di notevoli quantità di energia in spazi considerevolmente ridotti e consente l’introduzione di un carburante più pulito qual è il metano anche in ambiti di trasporto particolarmente inquinanti e finora dominati dall’uso di prodotti petroliferi.
Tutti si sono detti d’accordo sulla necessità di avviare da subito i primi investimenti pilota anche in Italia, viste le grandi opportunità offerte dal GNL anche a prescindere dagli obblighi di riduzione delle emissioni navali nelle aree di controllo delle emissioni (attualmente in Europa il Mare del Nord e il Mar Baltico).
La stessa proposta di Direttiva afferma il nuovo ruolo del GNL come combustibile marino del prossimo futuro: nella strategia climatica europea (orizzonte 2050) di riduzione delle emissioni di gas serra nei trasporti del 60%, l’innovazione tecnologica e gestionale per il miglioramento dell’efficienza energetica delle navi dovrà avvenire in un quadro di progressivo abbandono del petrolio, sostituito dal GNL come nuovo combustibile pulito, che permetterà di ottimizzare i risultati delle misure di efficienza energetica in termini di tutela della salute.

CertineWs/MD

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