Dall’UNI una nuova norma sui rivelatori di gas

Milano, 20 marzo 2014 – Sono una garanzia ulteriore di sicurezza per gli impianti alimentati a gas ad uso domestico, a patto che siano realizzati e installati correttamente. Si tratta dei rivelatori di gas per ambienti domestici, che consentono di rilevare la quantità di gas presente all’interno della propria abitazione, emettendo segnali d’allarme se essa raggiunge livelli pericolosi e rischiosi per la salute.
La nuova norma UNI 11522, messa a punto dagli esperti del CIG (Comitato Italiano Gas) intende stabilire i criteri per l’installazione e la manutenzione dei rivelatori di gas combustibili e monossido di carbonio aggiungendo così un importante tassello alla già ampia gamma di documenti normativi dedicati al tema della sicurezza domestica.
Non si tratta di dispositivi alternativi alla corretta installazione e al buono stato d’uso degli apparecchi a gas, ma costituiscono una protezione aggiuntiva opzionale.
Questi strumenti devono essere installati nel locali in cui è più probabile la presenza del gas da rivelare, per esempio in cucina (per la presenza di apparecchi di cottura, di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria) o in locali con impianti particolarmente complessi.
Non devono invece essere collocati in prossimità di aperture o condotti di ventilazione o di aerazione, poiché il flusso d’aria presente in queste zone può essere intenso e tale da ridurre localmente la concentrazione del gas. Né devono essere installati sopra o accanto ad apparecchiature a gas, poiché alla loro accensione potrebbero verificarsi fuoriuscite di entità e durata limitate, ma tali da poter generare falsi allarmi.
I rivelatori presi in esame dalla UNI 11522 sono quelli della prima, seconda e terza famiglia, così come classificati in un’altra norma, la UNI EN 437 “Gas di prova. Pressioni di prova. Categorie di apparecchi”.
La norma UNI 11522 fornisce nel dettaglio tutte le indicazioni per la corretta installazione di questi dispositivi, che dovrà essere sempre effettuata da personale in possesso dei requisiti previsti dalla legislazione vigente e seguita dalla verifica di funzionalità del rilevatore.

UNI
L’Ente Nazionale Italiano di Unificazione è un’associazione privata senza scopo di lucro, i cui soci, circa 5.000, sono imprese, liberi professionisti, associazioni, istituti scientifici e scolastici, realtà della Pubblica Amministrazione. Svolge attività normativa in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario ad esclusione di quello elettrico ed elettrotecnico. Il ruolo dell’UNI, quale Organismo nazionale italiano di normazione, è stato riconosciuto dal Regolamento europeo n. 1025/2012 sulla normazione tecnica. L’UNI partecipa, in rappresentanza dell’Italia, all’attività normativa degli organismi sovranazionali di normazione: ISO (International Organization for Standardization) e CEN (Comité Européen de Normalisation). L’UNI è stato costituito nel 1921 a fronte dell’esigenza dell’industria meccanica di unificare le tipologie produttive, facilitare l’intercambiabilità dei pezzi, ecc… e da allora accompagna e sostiene lo sviluppo del Sistema Paese migliorandone l’efficienza e l’efficacia, la competitività e l’innovazione.

CIG
Il Comitato Italiano Gas (CIG), è un facente parte del Sistema UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione), senza fini di lucro, da cui dipende l’elaborazione delle normative tecniche di sicurezza per una corretta utilizzazione dei gas combustibili e che si interessa ai propri fini statutari della prevenzione delle emergenze e degli incidenti da gas.

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CertineWs/MGD

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