I consigli UNI per la sicurezza degli impianti a gas‏

Milano, 7 ottobre 2013 – A partire dalla metà di ottobre (e a seconda della zona climatica di appartenenza) in Italia vengono riavviati gli impianti di riscaldamento. Come di consueto l’UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) e il CIG (Comitato Italiano Gas) sentono il dovere di sensibilizzare gli utenti sulle possibili problematiche riguardanti gli impianti alimentati a gas e gli apparecchi di utilizzazione, nello specifico le caldaie.L’utilizzo del gas in ambiti domestici richiede infatti il rispetto delle norme e delle leggi vigenti ma soprattutto buonsenso e responsabilità da parte degli utenti. Anche nell’utilizzo del gas bisogna rispettare alcune buone abitudini: semplici azioni quotidiane che, debitamente e regolarmente eseguite, si dimostrano utili per la sicurezza propria e altrui.

Prima di uscire di casa
Quando si esce di casa, anche per brevi periodi, è consigliabile chiudere la valvola del contatore o quella di ingresso della tubazione di alimentazione del gas nei locali di abitazione o quella della bombola, quando non si utilizzano gli apparecchi.

In cucina
Acquistare piani di cottura provvisti del dispositivo di sicurezza (la cosiddetta termocoppia).
Non allontanarsi dalla cucina lasciando cibi in cottura sul fuoco.
Evitare di riempire troppo le pentole. La fuoriuscita di liquidi in ebollizione, infatti, può causare lo spegnimento della fiamma ed originare gravi incidenti.
Per accendere un bruciatore del piano di cottura è consigliata la procedura seguente:
1.accendere il fiammifero;
2.accostare il fiammifero acceso al bruciatore;
3.aprire il rubinetto del gas.
Se, infatti, si eseguono le operazioni in ordine inverso, è possibile che, dopo aver aperto il rubinetto, intervenga qualche elemento di distrazione (es. squilla il telefono o suonano alla porta), cosicché la successiva accensione del fiammifero può produrre gravi conseguenze.
L’impiego di un rilevatore di gas può contribuire, con funzioni aggiuntive ma non sostitutive, alla sicurezza di impiego del gas combustibile, mediante una funzione di rivelamento e segnalazione ottica/acustica della presenza di gas. Tutti gli apparecchi devono essere dotati di dispositivi di sorveglianza di fiamma per bloccare la fuoriuscita del gas in caso di spegnimento della stessa.

Cosa fare se si avverte odore di gas
Il gas viene adeguatamente odorizzato come prevede la legge, in conformità alle specifiche norme tecniche UNI, per individuare prontamente le dispersioni e consentire le opportune azioni di pronto intervento. In caso si avverta odore di gas, bisogna prontamente chiamare, da un telefono esterno all’abitazione dove si avverte l’odore, l’Azienda preposta alla distribuzione del gas combustibile (si consiglia di tenere in evidenza il numero del pronto intervento), evitando di accendere luci o azionare macchinari alimentati elettricamente. Successivamente, se del caso, si deve predisporre per un’immediata verifica del proprio impianto chiamando un tecnico abilitato.
I numeri di pronto intervento dell’Azienda di distribuzione sono riportati sulla bolletta che la Società di vendita del gas manda ai clienti. Nel caso si abbia coscienza di una dispersione importante, si consiglia di chiamare anche i Vigili del Fuoco.
Gli apparecchi alimentati a gas e i loro accessori devono obbligatoriamente recare la marcatura “CE”, apposta sotto responsabilità del fabbricante. Solo così si avrà la certezza di acquistare apparecchi sicuri e che oltre a rispettare ambiente e salute, garantiscono le condizioni di sicurezza nel loro utilizzo e il corretto rendimento in termini di prestazioni. E inoltre:

Vietato il “fai da te”
Per l’installazione e la manutenzione degli impianti e degli apparecchi, il “fai da te” è assolutamente vietato: bisogna rivolgersi unicamente ad installatori e manutentori abilitati. Il DM 37/08 prescrive che l’installazione, l’ampliamento, la trasformazione e la manutenzione degli impianti a gas a valle dei contatori siano eseguite esclusivamente da operatori abilitati, in possesso di specifici requisiti tecnico-professionali, certificati da un “attestato di riconoscimento” rilasciato dalle Camere di Commercio o dalle Commissioni Provinciali per l’Artigianato.
La dichiarazione di conformità
La stessa legge prescrive, inoltre, che al termine dei lavori l’installatore debba rilasciare una “dichiarazione di conformità” per attestare che l’intervento effettuato è stato eseguito a regola d’arte secondo le leggi e le norme tecniche vigenti.
Inoltre, l’installatore saprà indicare se i locali di installazione rispondono alle necessarie prescrizioni per quanto riguarda la ventilazione, l’aerazione, l’evacuazione dei prodotti della combustione nonché per l’idonea ubicazione degli apparecchi di utilizzazione.

Manutenzione e Controlli periodici
Sottoporre gli apparecchi alimentati a gas alle previste manutenzioni e ai controlli periodici. Ad esempio la verifica di rendimento deve essere effettuata ogni due anni – come attualmente previsto dalla legge e affidandosi solo a tecnici abilitati.

L’assicurazione in caso di incidenti
In caso di incidente riconducibile all’uso di gas, occorre ricordare che esiste un’assicurazione di cui si è beneficiari, in via automatica, solo per il fatto di essere utenti di gas distribuito a mezzo reti.
La polizza assicurativa è stata istituita su delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il gas e stipulata dal Comitato Italiano Gas.
La nuova polizza rafforza e amplia le tutele a favore dei clienti domestici grazie, tra l’altro, all’attivazione di un call center che risponde al numero verde 800 713742. La rafforzata copertura prevista dall’Autorità comporta un costo per i clienti finali di gas di soli 70 centesimi di euro all’anno. Informazioni generali sull’assicurazione possono essere richieste al numero verde dello “Sportello per il consumatore”, 800 166 654. Il GPL distribuito in bombole o piccoli serbatoi, non rientra nella copertura di questa polizza assicurativa.

L’UNI
L’Ente Nazionale Italiano di Unificazione è un’associazione privata senza scopo di lucro, i cui soci, oltre 6.000, sono imprese, liberi professionisti, associazioni, istituti scientifici e scolastici, realtà della Pubblica Amministrazione. Svolge attività normativa in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario ad esclusione di quello elettrico ed elettrotecnico.
Il ruolo dell’UNI, quale Organismo nazionale italiano di normazione, è stato riconosciuto dalla Direttiva Europea 83/189/CEE del marzo 1983, recepita dal Governo Italiano con la Legge n. 317 del 21 giugno 1986. L’UNI partecipa, in rappresentanza dell’Italia, all’attività normativa degli organismi sovranazionali di normazione: ISO (International Organization for Standardization) e CEN (Comité Européen de Normalisation).

Il CIG
Il Comitato Italiano Gas (CIG), è un ente federato all’UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione), senza fini di lucro, da cui dipende l’elaborazione delle normative tecniche di sicurezza per una corretta utilizzazione dei gas combustibili e che si interessa ai propri fini statutari della prevenzione degli incidenti da gas.
Gli esperti del Comitato Italiano Gas, rispondono a quesiti interpretativi sulle norme UNI di propria competenza, ogni Martedì e Giovedì dalle 10:00 alle 12:00.
Il numero verde telefonico da contattare è il seguente: 800 93 92 74 .
Collabora con varie istituzioni, essenzialmente con il Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Interno – Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e Autorità per l’energia elettrica e il gas.

Per Informazioni:
Adnkronos Comunicazione
Maria Teresa Marino
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Tel. 06/5807510 3477673952

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