Banda larga, si aggrava il gap fra Nord e Sud

La banda larga cresce, ma non in Italia, dove aumenta il divario fra Nord e Sud del Paese e tra aree urbane e aree rurali. Eppure, con la crisi, scommettere sull’innovazione e colmare i ritardi sull’Agenda digitale porterebbe vantaggi immediati a imprese e cittadini, liberando risorse per 35 miliardi di euro. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori. La connettività a banda larga riveste un’importanza strategica per lo sviluppo e la competitività in tutti i comparti produttivi, prima di tutto l’agricoltura. Secondo la Cia, nelle aree rurali soltanto il 17% degli abitanti può contare su una connessione costante e di qualità, contro l’89% delle aree urbane. Oggi le aziende agricole informatizzate, ricorda l’associazione degli agricoltori, sono circa 61 mila (il 3,8% del totale), ma con un gigantesco gap territoriale: la quota raggiunge i livelli massimi nel Nord-Ovest (10,9%) e nel Nord Est (8,1%), mentre tocca valori minimi nelle Isole (2%) e nel Sud (1,3%).
D’altra parte, ricorda la Cia, non si può dimenticare che la burocrazie fa perdere qualcosa come 4500 euro a cittadino. Soltanto nell’agricoltura costa oltre 4 miliardi l’anno, di cui più di un miliardo addebitabile ai ritardi, ai disservizi e alle inefficienze della Pubblica amministrazione.Ecco perchè lo snellimento e la riduzione delle procedure e degli oneri burocratici, la semplificazione telematica rappresentano un’esigenza fondamentale: sia per ridare lo slancio alle imprese che per migliorare il rapporto fra cittadini e Pubblica amministrazione.
Provvedimenti come la casella elettronica, la fatturazione elettronica, i pagamenti e l’accesso alle pratiche on line sono necessari per consentire un risparmio di costi , di tempo e di carta. Ma una vera banda larga a disposizione dei cittadini e delle imprese, conclude la Cia, porta anche altri vantaggi: aumenta le opportunità sociali ed economiche consentendo nuove possibilità di business, che a loro volta possono generare nuovi posti di lavoro, in un periodo in cui la disoccupazione giovanile è stabilmente sopra il 38%; aumenta la produttività delle aziende riducendo i costi e favorendo la nascita di nuove start up. D’altra parte, si stima che ogni euro di investimento nel settore delle Tlc generi un incremento sul Pil nazionale pari a 1,45 euro.

CertineWs/MGD

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